Il database dei Partigiani della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi, realizzato grazie al lavoro di Isabella Insolvibile e Tommaso Rossi, racchiude alcune delle informazioni principali su 6139 partigiani. Le informazioni sono sia anagrafiche (nome, cognome, paternità , luogo e data di nascita e residenza) che informazioni militari (grado, sorte). In questa sezione si può effettuare una ricerca libera.
Note Redazionali
Al fine di agevolare la lettura e la piena fruibilità di tutti i dati riportati in questo portale, si indicano di seguito, motivandoli laddove necessario, i criteri adottati e seguiti nell’elaborazione e nella trattazione delle informazioni reperite nelle fonti utilizzate per costruire la Banca dati.
I campi esistenti in ciascuna pagina sono concepiti per rendere in un unico spazio sia le informazioni tratte dalle fonti utilizzate per il DB 2021, sia i dati reperiti nelle schede compilate dalla Commissione per il riconoscimento dei Partigiani all’estero del Ricompart. Queste ultime si compongono (cfr. ad esempio https://partigianiditalia.cultura.gov.it/persona/?id=5bf7b6434d235218049dff82), nel recto: dei dati biografici; di una parte centrale contrassegnata da sigle con corrispondenti numeri relativi all’iter e agli esiti di eventuali pratiche ministeriali riguardanti ciascuno nei rapporti con le Commissioni ministeriali incaricate del riconoscimento della qualifica di partigiano; di una parte finale «Note» con eventuale descrizione del corso e dell’esito di queste pratiche (ad esempio: il riconoscimento di un grado militare; la definizione del periodo di appartenenza alla “Garibaldi”; date ed esiti di eventuali ricorsi). Il verso della scheda è invece vuoto da precompilazioni e le notizie che vi possono comparire, di norma manoscritte all’interno di spazi definiti da timbri, riguardano la documentazione inerente la posizione militare, in casi che possono essere di trasferimento della residenza, con relativa afferenza a differente Distretto militare, o di trasferimento ad altro Corpo nel caso di prosecuzione della carriera militare.
Come norme generali adottate per questo portale, laddove nei campi non biografici si trovano termini o frasi fra «», si intende che è stato trascritto testualmente quanto riportato sulla scheda Ricompart. L’unico intervento redazionale è stato, quando lo si è ritenuto necessario per una migliore comprensione da parte dell’uternte, quello di sciogliere sigle e/o completare parole troncate, unicamente se si era certi che l’operazione potesse avere un esito inequivocabile (ad esempio: «D. M.» è stato sciolto in «Distretto Militare»; «Ric.» è stato completato in «Ricorso»). Non è stata sciolta, per ragioni di ingombro di spazio, la sigla «C.U.N.», indicante la Commissione Unica Nazionale, istituita nel 1968 in luogo delle Commissioni regionali e della Commissione Estero, funzionanti a loro volta dal 1945 come istanze di I grado. Rimaneva invece attiva, con le medesime attribuzioni, la Commissione di II grado.
Altro significativo intervento redazionale è stato l’inserimento della formula [sic], preferita al punto interrogativo o all’asterisco. Sta ad indicare, in qualunque campo del portale la si trovi, un problema nelle fonti per cui si hanno dati del tutto o in parte non identificabili, perché presenti solo parzialmente, equivocabili o palesemente sbagliati (ad esempio lo sono alcuni anni di nascita, perché appartenenti a classi non ancora richiamate nel 1943), per i quali non è stato possibile procedere ad accertamento definitivo. Sono state indicate, laddove possibile, le soluzioni che sono apparse plausibili, come nei casi di un minimo errore di indicazione di un toponimo.
Al fine di non aumentare ulteriormente le informazioni presenti, si è omessa l’indicazione di avvenuto riconoscimento della qualifica di «Partigiano combattente», che è posseduta pressoché dalla totalità dei soggetti, a parte le eccezioni che vengono di volta in volta segnalate.
Si è reso infine necessario operare una serie di scelte in merito ai criteri per l’indicazione dei luoghi di nascita e di residenza, per via delle variazioni amministrative, sia nelle circoscrizioni comunali che in quelle provinciali, a partire dagli anni Venti del XX secolo, quindi quasi esclusivamente dopo la nascita dei soggetti di cui qui si tratta, al fine di rendere uniforme una modalità di presentazione del dato che non sempre è tale nelle fonti.
Per quanto riguarda i Comuni:
Frazione [di Comune], indica che il luogo era, al momento della nascita della persona in questione, un Comune autonomo, poi divenuto frazione del capoluogo (esempio: [Brenno Useria di] Arcisate).
[Frazione di] Comune, indica che il luogo era, già al momento della nascita della persona in questione, una frazione del capoluogo (esempio: [Montelaterone di] Arcidosso), sebbene non sempre le fonti la indichino come tale.
I cambiamenti delle circoscrizioni comunali, come soppressioni, aggregazioni e scorpori, sono comunque segnalate, con l’anno in cui sono avvenute, in apposito spazio.
Riguardo alle Province, si è innanzitutto scelto di non tenere conto di Apuania, denominazione della Provincia di Massa Carrara in vigore dal 1938 al 1945. Lo stesso dicasi per la città e la provincia di Latina, nata come Littoria.
Per quanto attiene ai criteri adottati per il campo “Luogo di nascita”:
Quello che, agli effetti di questo portale, è un semplice cambio di denominazione, viene riportato all’interno di una stessa parentesi tonda. Esempio: (PS-PU), (FO-FC).
La sigla è all’interno di parentesi quadra quando la città, al momento della nascita della persona in questione, non è ancora stata elevata a capoluogo di Provincia, ovvero essa non è ancora tale. Esempio: Varese [CO].
La sigla è fra parentesi tonda, senza alcuna aggiunta all’interno, quando la situazione attuale è la medesima del momento a cui ci si riferisce. Esempio: Calitri (AV).
La sigla indicante la Provincia di appartenenza al momento della nascita della persona in questione segue l’apertura di parentesi tonda, mentre la variazione – quindi la situazione attuale – è compresa in parentesi quadra, prima della chiusura della tonda. Esempio: Piombino (PI [LI]).
Nel caso di successivi avvicendamenti nel medesimo territorio, come accaduto per quei Comuni appartenenti in origine alla Provincia di Novara, passati nel 1927 a quella di Vercelli, compresi infine dal 1992 in quella di Biella. In questi l’indicazione è: Sala Biellese (NO-VC [BI]).
Ad ogni modo, nelle parti testuali descrittive e di elaborazione dei dati si è tenuto conto soltanto dell’attuale (primavera 2025) configurazione e denominazione dei territori comunali e provinciali, per questi ultimi con le relative sigle ufficiali adottate. Tali anche nel campo “Luogo di residenza”.
Di seguito le variazioni intervenute nelle circoscrizioni provinciali, che, a differenza di quanto accaduto per i Comuni, non vengono di volta in volta indicate nel portale:
La Provincia di Aosta (AO) viene istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia di Torino.
La Provincia di Asti (AT) viene ricostituita nel 1935, per scorporo dalla Provincia di Alessandria.
La Provincia di Barletta – Andria – Trani (BT) viene istituita nel 2004, per aggregazione di Comuni scorporati in massima parte della Provincia di Bari, in parte minore di quella di Foggia.
La Provincia di Biella (BI) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Vercelli.
La Provincia di Brindisi (BR) viene istituita nel 1927, per scorporo dell’ex Circondario di Brindisi dalla Provincia di Terra d’Otranto (poi di Lecce).
La Provincia di Caserta (CE), con denominazione Provincia di Terra di Lavoro viene soppressa nel 1927 e ricostituita, nell’attuale configurazione, nel 1951.
La Provincia di Crotone (KR) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Catanzaro.
La Provincia di Enna (EN) viene istituita nel 1926, per scorporo dalla Provincia di Catania dell’ex Circondario di Nicosia e dalla Provincia di Caltanissetta dell’ex Circondario di Piazza Armerina. Nel 1927 il capoluogo cambia denominazione da Castrogiovanni a quella attuale.
La Provincia di Fermo (FM) viene istituita nel 2004 per scorporo dalla Provincia di Ascoli Piceno.
La Provincia di Forlì (FO) cambia denominazione in Forlì – Cesena (FC) nel 1992, anno in cui viene istituita, per scorporo da essa, Provincia di Rimini (RN).
La Provincia di Frosinone (FR) viene istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia di Roma e con l’aggregazione di alcuni Comuni della Provincia di Terra di Lavoro (poi di Caserta).
La Provincia di Isernia (IS) viene istituita nel 1970, per scorporo dalla Provincia di Campobasso.
La Provincia di La Spezia (SP) viene istituita nel 1923, per scorporo dalla Provincia di Genova e aggregazione di due Comuni dalla Provincia di Massa – Carrara.
La Provincia di Latina (LT) viene istituita nel 1934, denominata Littoria fino al 1945, per scorporo dalla Provincia di Roma e con l’aggregazione di alcuni Comuni della Provincia di Terra di Lavoro (poi di Caserta).
La Provincia di Lecco (LC) viene istituita nel 1992, per scorporo di 84 Comuni dalla Provincia di Como e di 6 da quella di Bergamo.
La Provincia di Livorno (LI), esistente dal 1861, viene ampliata nel 1925 per l’aggregazione di Collesalvetti e di dieci Comuni della fascia costiera della Provincia di Pisa.
La Provincia di Massa – Carrara (MS) è denominata di Apuania dal 1938 al 1946.
La Provincia di Matera (MT) viene istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia di Potenza.
La Provincia di Monza e della Brianza (MB) viene istituita nel 2004, per scorporo dalla Provincia di Milano.
La Provincia di Nuoro (NU) viene istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia di Sassari.
La Provincia di Oristano (OR) viene istituita nel 1974, per scorporo dalla Provincia di Cagliari.
La Provincia di Pesaro cambia denominazione in Pesaro e Urbino nel 1999.
La Provincia di Pescara (PE) viene istituita nel 1927.
La Provincia di Pistoia (PT) viene istituita nel 1927, per scorporo dell’ex Circondario di Pistoia dalla Provincia di Firenze. Nel 1929 è ampliata mediante l’aggregazione di alcuni Comuni della Provincia di Lucca.
La Provincia di Pordenone (PN) viene istituita nel 1968, per scorporo dalla Provincia di Udine.
La Provincia di Prato (PO) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Firenze.
La Provincia di Ragusa (RG) viene istituita nel 1926, per scorporo dalla Provincia di Siracusa.
La Provincia di Rieti (RI) viene istituita nel 1927. Nel 1923 il Circondario di Rieti era stato scorporato dalla Provincia dell’Umbria e aggregato alla Provincia di Roma. All’atto dell’istituzione nel 1927 vengono aggregati anche alcuni comuni della Provincia de L’Aquila.
La Provincia di Rimini (RN) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Forlì.
La Provincia di Savona (SV) viene definitivamente istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia di Genova.
La Provincia di Sud Sardegna (SU) viene istituita nel 2016, per fusione delle ex Province di Carbonia – Iglesias e Medio Campidano (istituite nel 2001) e l’aggregazione di alcuni Comuni della Provincia di Cagliari.
La Provincia di Taranto (TA) viene istituita, con la denominazione di Provincia dello Jonio mantenuta fino al 1951, per scorporo dell’ex Circondario di Taranto dalla Provincia di Terra d’Otranto (poi soltanto di Lecce).
La Provincia di Terni (TR) viene istituita nel 1927, per scorporo dalla Provincia dell’Umbria (da quel momento in poi di Perugia).
La Provincia di Varese (VA) viene istituita nel 1927, per scorporo dell’ex Circondario di Varese dalla Provincia di Como e di alcuni Comuni dalla Provincia di Milano.
La Provincia del Verbano-Cusio-Ossola (VB) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Novara.
La Provincia di Vercelli (VC) viene istituita nel 1927 per scorporo dalla Provincia di Novara degli ex Circondari di Biella, Varallo e Vercelli.
La Provincia di Vibo Valentia (VV) viene istituita nel 1992, per scorporo dalla Provincia di Catanzaro.
La Provincia di Viterbo (VT) viene istituita nel 1927 per scorporo dalla Provincia di Roma.